L'apparente semplicità della procedura non deve portare gli interessati ad affrontare questa opportunità con superficialità
19 milioni
E' questo il numero dei potenziali interessati alla nuova rottamazione-quater, la definizione agevolata delle cartelle introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 che rispecchia, seppur con alcune novità, le rottamazioni degli anni passati.
La rottamazione 2023 avrà ad oggetto i carichi affidati all'Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 e la domanda dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2023 esclusivamente con modalità telematiche.
L'apparente semplicità della procedura non deve tuttavia portare i contribuenti ad affrontare questa opportunità con leggerezza.
L'esperienza matura con le precedenti edizioni della rottamazione può aiutarci a ricordare come approcciarci correttamente alla rottamazione 2023 per non perdere i benefici riconosciuti dalla definizione agevolata delle cartelle.
Gli errori da non commettere
“C'è tempo...”
Sono numerose le ragioni per le quali è opportuno attivarsi subito e presentare la domanda di rottamazione già nelle prime settimane del 2023. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
“Devo presentare subito la domanda”
Al pari dell'indecisione, anche la fretta può rilevarsi una pessima consigliera. Meglio affrontare la rottamazione-quater rispettando tutti le fasi necessari per ricostruire il debito e presentare una domanda di definizione agevolata completa e sostenibile.
“Le cartelle da rottamare sono elencate nella raccomandata che mi è stata inviata qualche mese fa”
Molto spesso i documenti inviati dalla Riscossione non riportano il totale del debito ma solo un parte di esso. Talora, peraltro, le cartelle indicate nelle intimazioni di pagamento, nei preavvisi di iscrizione ipotecaria sono solo le più recenti, quelle per le quali il risparmio derivante dalla rottamazione è minore.
“Rottamo tutte le cartelle così sono tranquillo”
Rottamare tutte le cartelle senza valutare se non vi siano altre strade più convenienti (rateazioni, annullamento, autotutela, ecc.) spesso conduce alla decadenza dalla rottamazione e alla perdita di tutti i benefici inizialmente ottenuti.
“Allo sportello mi han dato tutte le informazioni per compilare il modello”
Il modello per la definizione agevolata può apparire abbastanza semplice ma spesso richiede alcuni dati "tecnici" la cui errata indicazione può comportare il rigetto dalla domanda o, peggio, la commissione di reati (specie per quanto riguarda le autocertificazioni).
I funzionari allo sportello cercano di fornire quante più informazioni utili ma si tratta per lo più di informazioni di carattere generali che non tengono conto dei casi particolari, che sono davvero numerosi.
La nuova rottamazione-quater, peraltro, potrà essere presentata solo con modalità telematiche e non sarà possibile presentare il modello cartaceo allo sportello come avveniva in passato.
Rottamazione-quater: un'occasione da non perdere
Il nostro consiglio per beneficiare di tutti i vantaggi della definizione agevolata 2023 è quello di attivarsi immediatamente per ricostruire il debito complessivo iscritto a ruolo, preferibilmente con l'ausilio di un professionista.
Una volta ricostruita analiticamente la composizione del debito iscritto a ruolo sarà possibile fare una valutazione, per ciascuna cartella, sull'effettivo risparmio derivante dall'adesione alla rottamazione-quater e, dunque, valutare quali cartelle rottamare e quante rate chiedere.
Solo a quel punto sarà possibile presentare la domanda di adesione la quale metterà il contribuente al sicuro da richieste e pagamenti sino al mese di giugno, dando così la possibilità e un buon margine di tempo per raccogliere la liquidità necessaria per far fronte alle rate della definizione agevolata.
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